(ANSA) - BANGKOK, 13 LUG - I 12 giovani calciatori
thailandesi rimasti intrappolati con il loro allenatore per 18
giorni nella grotta Tham Luang erano entrati nella cavità
sotterranea con l'intenzione di starci solo un'ora, e per questo
non avevano portato cibo con sé. Lo ha raccontato al Bangkok
Post la madre del più piccolo dei componenti della squadra dei
"Cinghialotti", che è riuscita a comunicare col figlio
attraverso la finestra della camera d'ospedale che ancora divide
i ragazzi dai loro visitatori. Aikhan Wiboonrungruang, la madre
dell'11enne soprannominato "Titan", ha aggiunto che il gruppo si
è inoltrato nella profondità della grotta cercando un posto al
riparo dalla crescente quantità d'acqua che si stava riversando
all'interno. "Dopo le prime tre notti senza cibo, mio figlio ha
avvertito una sensazione di estrema fame e si è messo a
piangere. Era freddo nella notte, e buio. Hanno dovuto stendersi
vicini per scaldarsi", ha detto la donna.
Ragazzi in grotta, 'era solo per un'ora'
Il racconto della madre di uno dei 'cinghialotti'
